Fondata il 7 dicembre 1605 e confermata dall'Arcivescovo di Messina il 20 maggio 1635, è la più antica delle confraternite di Santa Croce. Nelle pagine dello statuto di fondazione si legge che lo scopo primario era l'istruzione e la pratica della vita cristiana con particolare riguardo al culto del SS. Sacramento di Gesù Cristo; scopo secondario era accompagnare i defunti e suffragarne l'anima.
Nel 1988 il Ministero dell'Interno riconosce alla confraternita del SS. Sacramento con attestato del 21 marzo la personalità giuridica già ottenuta con regio decreto del 31 ottobre 1941. Pertanto, essa ha un proprio codice fiscale ed è un soggetto giuridico capace di acquistare, possedere, amministrare, alienare ed ereditare beni secondo i fini che le sono propri. E' proprietaria anche dinanzi allo Stato dei beni immobili e mobili ad essa intestati a norma del Diritto. In passato possedeva diversi terreni, anche lasciati in eredità, che venivano concessi in enfiteusi. Poi, nel 1919, li ha venduti per costruire una cappella cimiteriale e offrire così una sepoltura gratuita ai soci defunti. Da tempo non definibile a memoria di nessuno degli attuali soci, pur mantenendo la sua individualità e specificità, la confraternita SS. Sacramento ha un Consiglio di amministrazione in comune alle altre due confraternite di Santa Croce. |
Procuratore Salvatore LO PRESTI Assistente Francesco SCAVUZZO |
Della confraternita del SS. Sacramento fanno parte 100 "confrati" che sono i primi 50 iscritti di ognuna delle altre due confraternite di Santa Croce.
Attualmente il confrate più "anziano" per iscrizione è Michele CANNIZZO che si è iscritto il 24 marzo del 1929; il più "giovane", invece, è Enrico SCELLATO, iscrittosi il 5 aprile 1998. |
I confrati del SS. Sacramento non hanno un abito proprio. Essi continuano a utilizzare quello della confraternita della Raccomandata o della Resurrezione da cui provengono.
L'insegna principale della confraternita è il paliotto cosiddetto "perciapignate" con l'immagine del SS. Sacramento che sfila in processione al centro davanti ai palii della Raccomandata e della Resurrezione. In processione, poi, il procuratore e il suo assistente portano le bacchette in metallo con all'estremità superiore l'effigie dell'Ostensorio, simbolo della confraternita. |